L’osteoporosi

 

L’osteoporosi è una malattia caratterizzata dalla riduzione della massa ossea, da dolori ossei e da una  maggiore facilità alle fratture. E’ tipica di una età piuttosto avanzata, soprattutto delle donne dopo la menopausa, ed è considerata una malattia multifattoriale, cioè dalle molte cause.

E’ utile quindi, a scopo preventivo, cercare di ‘rafforzare’ le ossa nei soggetti a rischio. Anche se il dato principale dell’osteoporosi è la perdita di Calcio, il solo apporto di Calcio, anche se unito alla vitamina D e all’ormone calcitonina, che ne dovrebbe aumentare la fissazione (secondo le teorie ufficiali), non è in grado di modificare la malattia in maniera determinante.

Alla luce degli studi più recenti sembra ormai certo che altri minerali, oltre al Calcio, siano indispensabili alla salute delle ossa, minerali che non vengono però mai utilizzati nel trattamento dell’osteoporosi e delle altre malattie delle ossa.

Questi sono: il Silicio, il Magnesio, il Potassio, il Manganese, il Boro, lo Stronzio, il Rame e lo Zinco.

In particolare un supplemento di Silicio, magari unito agli altri minerali sopraccitati, e soprattutto al Magnesio ed al Potassio, può quindi aiutare a ridurre l’incidenza dell’osteoporosi o, quando questa sia già presente, a ridurne l’intensità dei sintomi. Questo può avvenire grazie alla importantissima scoperta del biologo francese Louis Kervran il quale verificò la possibilità che un elemento (ad es. Silicio) potesse trasmutarsi in un altro elemento (ad es. Calcio) grazie a delle trasmutazioni che avvengono nel nucleo degli elementi, rese possibili negli organismi animali dagli enzimi. (vedi News: Trasmutazioni a debole energia).

Non il calcio, ma un semplice integratore alimentare, quale il Silicio (sotto forma di Silice e Carbone), coadiuvato magari da Potassio (sotto forma di Ascorbato di Potassio e da Magnesio (sotto forma di Cloruro di Magnesio) può prevenire o combattere con notevole efficacia, se già presenti, una serie di patologie legate alla decalcificazione quali: osteoporosi, fratture ossee e cartilaginee, unghie e capelli fragili, carie dentarie, dolori ossei in genere.

Su queste basi è inoltre comprensibile l’effetto remineralizzante e ricalcificante osseo di alimenti ricchi di Silicio come il miglio e il frumento (65/68%). Non è un caso, infatti, che da sempre si usi l’equiseto, detto anche coda cavallina, ricchissimo di Silicio, sotto forma di decotto, carbone vegetale o altre preparazioni come ricalcificante nelle fratture ossee e cartilaginee, nell’osteoporosi, per le unghie soggette a facili fratture, nelle carie, ecc.

Questo tipo di trasmutazione è quella più conosciuta dalla medicina popolare sia per la maggiore reperibilità del Silicio sia per la relativa rapidità dell’effetto ricalcificante.

Da tutte queste considerazioni emerge dunque l’indicazione – in medicina – alla somministrazione di Silicio (magari coadiuvato da Potassio e Magnesio) ogni qualvolta necessiti aumentare il Calcio nell’organismo.

Assumere direttamente questo elemento (il Calcio), invece, molte volte porta soltanto ad una sua deposizione anomala nei diversi parenchimi (tessuti cellulari) con insorgenza di calcificazioni patologiche nei vari organi e nelle arterie, portando rapidamente all’irreversibilità le lesioni arteriosclerotiche.

Tratto da: Comunicato Andromeda n.4

Alla somministrazione di queste sostanze si aggiunge poi un effetto importante che si ottiene attraverso l’uso dell’agopuntura: questa attraverso la sua azione sull'elemento acqua è in grado di ristabilire un equilibrio elettrolitico e quindi proprio di quegli elementi chimici necessari a “dar forza alle ossa”. In ultimo ricordo l’azione dello Yoga che, attraverso un miglioramento della circolazione e una azione esercitata dai muscoli sulla struttura ossea, è in grado di dare un valido aiuto nelle prevenzione e nella cura di questa malattia.

 

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